Costruzione
Supporto motore (o Motor Mount)
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Il supporto motore svolge alcune funzioni
molto importanti. Mantiene il motore in una posizione allineata
all'asse lungitudinale del modello, blocca il motore in modo
che non possa spostarsi ne' in alto per effetto della spinta, ne' in
basso per effetto dela carica di espulsione, e trasferisce la spinta
del motore all'intero modello.
Si tratta di uno degli elementi essenziali e più importanti
del modello di un razzo.
La
struttura tipica del supporto motore non cambia sostanzialmente tra
i modelli piccoli e grandi. Nelle sue forme essenziali è composto
da un tubo di diametro interno pari a quello del motore (Tubo Motore,
Motor Mount Tube - MMT), e da due anelli di centraggio di diametro esterno
pari al diametro interno del corpo del modello. I due anelli di centraggio
vengono incollati in vicinanza delle estremità del tubo.
Se il corpo del modello ha lo stesso
diametro del motore, non serve neppure alcun supporto speciale. È sufficiente
un anello reggispinta incollato all'interno del corpo alla distanza
appropriata, che impedisca al motore di essere spinto in avanti alla
partenza, o se il motore è di tipo ricaricabile non serve neppure
questo anello.


Talvolta
al supporto motore viene fissato l'aggancio per la shock cord
(il cavo che lega il modello al paracadute e all'ogiva), o direttamente
incollato sulla superficie oppure sotto forma di anello a vite fissato
all'anello di centraggio superiore.
Come al solito nei modelli di piccole dimensioni, che montano motori
fino ai D, sia il tubo motore che gli anelli di cantraggio sono in cartone.
Nei modelli che montano motori da E in su il supporto motore segue le
regole della costruzione delle fusoliere, ovvero è di cartone
più spesso oppure in tubo fenolico e gli anelli di centraggio
sono in compensato di vario spessore.
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Piccolo supporto motore con
cavetto in kevlar per il fissaggio del paracadute
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Supporto motore con anelli in
compensato ancora da incollare
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In modelli grossi il tubo motore è
lungo perchè deve alloggiare motori High Power di diversa
lunghezza. Questi supporti motore spesso usano tre o quattro anelli
di centraggio anzichè due in modo che il tubo sia supportato
meglio lungo tutta la sua lunghezza. Le pinne vengono incollate tra
i due anelli di centraggio posteriori e formano un insieme estremamente
robusto.

Una volta costruito il supporto motore
si incolla nella parte posteriore del modello.

Costruzione
Per la giunzione tra anelli di centraggio e tubo motore potete fare
riferimento a quanto spiegato nella sezione Fusoliera.
Nel
caso il supporto motore sia parte di un modello che utilizza motori
ad uso singolo (vedi sezione Propulsione)
bisognerà prevedere un sistema per evitare che il motore sfugga
verso l'alto sotto la sua stessa spinta.
La soluzione più utilizzata è un anello di centraggio
di diametro adatto ad essere fissato all'interno del tubo motore, incollato
all'estremità anteriore di questo tubo, o comunque ad una profondità
tale da permettere l'inserimento del motore in modo che ne rimanga fuori
solo una piccola parte.
Nel
caso in cui il supporto debba accettare motori di lunghezza diversa,
come per esempio i motori Estes D ed E oppure gli Aerotech F e G, una
soluzione è incollare il fermo ad una distanza adatta per il
motore più lungo che si dovrà utilizzare, e poi tagliare
un corto pezzo di tubo di diametro adatto per essere inserito nel tubo
motore ed usarlo come distanziatore quando si usano motori più
corti.
Quando invece si utilizzano motori ricaricabili
il fermo in cima al tubo motore non serve perchè questi motori
hanno già una flangia sul fondo che gli impedisce di muoversi
verso l'alto.
Il
fermo motore (motor retainer) serve per impedire che il motore
esca dalla parte posteriore. Il fermo motore più semplice è
una striscia di masking tape incollata per metà sul motore
e per metà sul tubo del supporto motore. Si tratta ovviamente
di un sistema rudimentale adatto solo per modelli molto semplici
e piccoli. In questi modelli si usa anche il sistema detto "a frizione",
ovvero si avvolgono attorno al motore uno o più strati di masking
tape finchè il motore non entra nel supporto con una certa forza,
la quale gli impedirà anche di uscire.
Un fermo motore molto comune per motori
dai 13mm ai 24mm è realizzato con una piccola lamina di acciaio
piegata in modo da formare un gancio che blocca il motore. Di
solito questo sistema contribuisce anche a bloccare il motore verso
l'alto. Questo gancetto (Engine Hook) viene fissato al tubo motore tramite
masking tape o con un rettangolo in cartoncino incollato sopra. L'elasticità
del gancetto in metallo permette di sollevare l'estremità per
inserire il motore.
 

 
Questo sistema è ancora utilizzato in alcuni casi
con motori di classi E, F, e G, ma diventa insufficiente quando
si usano motori di maggiore potenza e diametro (motori High Power).

Masking tape - L'onnipresente nastro
viene usato anche per realizzare degli efficaci fermi motore per motori
compositi single use delle classi E, F e G. Si avvolge il nastro
per una metà della sua altezza sull'estremità posteriore
del motore, e si fanno tanti giri quanto basta per formare uno spessore
pari a quello del tubo motore (circa 1 mm). In questo modo si forma
una battuta d'arresto sul motore che gli impedisce di muoversi verso
l'alto. Una volta inserito il motore si blocca al suo posto con altri
giri di masking tape che si incollano per metà sul tubo motore
e per metà sulla battuta di arresto appena costruita.
Per i motori High Power sono necessari
accorgimenti più sofisticati. Le possibilità sono
moltissime, citiamo le più diffuse:
Viti e rondelle
Questo sitema prevede di fissare uno o due dadi prigionieri (detti anche
"ragni" oppure "T-nuts") all'interno dell'anello
di centraggio inferiore. I dadi passano attraverso due fori praticati
nell'anello e quando il supporto motore sarà bloccato nei dadi
vengono avvitate due viti con una rondella che tengono al suo posto
il motore.

Barra filettata
Una barra filettata di corta lunghezza viene incollata sul lato del
tubo motore, e rinforzata con un pezzetto di fibra di vetro. La barra
filettata sporge di qualche centimetro dall'anello posteriore. Si inserisce
il motore e poi si avvita un dado con rondella che tiene a posto il
motore.
Piastre
Come il sistema a viti e rondelle, ma le viti tengono ferma una piastra
forata che tiene al suo posto il motore. Le viti possono essere due
o tre, ed esistono anche sistemi commerciali di questo tipo. La piastra
può essere realizzata in alluminio (o le sue leghe), acciaio
o anche vetronite da un paio di millimetri di spessore.

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Due fermi motore a piastra sagomata
autocostruiti
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Altri due fermi autocostruiti
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Retainers avvitati
Sono degli anelli di metallo sagomati in modo da accogliere la parte
posteriore del motore, con alcuni fori per il passaggio delle viti (da
due a otto). Per il loro fissaggio all'anello posteriore è necessario
installare dei dadi prigionieri. Il loro uso è semplicissimo:
si inserisce il motore e si avvita il retainer al suio posto. Questi
retainers esistono anche a forma conica che simula l'ugello di un motore
reale.

Retainers avvitati commerciali
Un retainer avvitato autocostruito al
tornio
Retainers filettati
Sono i sistemi di ritenzione più sofisticati e costosi, ma anche
i più pratici. Sono composti da due parti filettate in metallo,
una che si incolla al tubo motore ed un'altra che si avvita su questa
a mo' di tappo. E' intuibile la grande praticità e rapidità
d'uso. Sono stati introdotti dall'Aeropack che è tuttora la maggiore
produttrice di questi sistemi. Una variante di
questi retainers è a forma tronco conica per una migliore estetica
ed aerodinamica del modello.
 
Molto spesso capita di voler utilizzare
motori di diametro diverso nello stesso modello. Per esempio esistono
certi kit che prevedono l'uso di un motore da 38mm ma che vanno molto
bene anche con motori da 29mm, oppure si costruisce un modello pensando
di usarlo sia con motori da 24mm che da 29mm.
In questo caso sono necessari adattatori
di diametro che tengano allineato il motore nel supporto.
Piccoli modelli - per questi modelli
si possono costruire due adattatori in modo molto semplice. Per adattare
motori da 13mm in supporti da 18mm si possono usare gli involucri usati
dei motori da 18mm (A, B, C), ripuliti e carteggiati internamente. Casualmente
il loro diametro interno è proprio 13mm!
Lo stesso vale per adattatori da 18mm a
24mm. Un involucro usato di un motore da 24mm (D) ha un diametro interno
proprio di 18mm.
Grandi modelli - Per adattatori 24/29mm,
29/38mm ed altri, le soluzioni sono disponibili in commercio sotto forma
di piccoli kit di adattamento che nel caso più semplice (adattatore
da 24/29mm) sono fatti da un corto tubo di adatto diametro, e nel caso
più complesso prevedono un tubo base da 54mm nel quale possono
essere avvitati adattatori da 38mm e da 29mm.
Di norma un adattatore è composto
da un tubo adatto per il motore di diametro più piccolo e da
un paio di anelli di centraggio che si inseriscono all'interno di un
altro tubo a sua volta di diametro adatto ad essere inserito nel tubo
motore del modello
Per impedire che il motore dentro il suo
adattatore sfugga in alto durante la fase di spinta, anche l'adattatore
deve essere fornito di un fermo che lo tenga al suo posto, e deve essere
possibile bloccarlo verso il basso con un retainer del tipo già
descritto.
Il fermo che gli impedisce il movimento
verso l'alto di solito si realizza con una sottile fetta (6-10mm) del
tubo di maggiore diametro incollata all'adattatore.
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