Centralina
di accensione multirampa Acme
La nuova centralina in dotazione
al nostro gruppo
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Dopo alcuni anni e molti
lanci, nel nostro gruppo è nata l'esigenza di
avere una nuova centralina di lancio più evoluta
di quella usata fin'ora e che fosse in grado di fornire
tutta l'energia necessaria ad un maggiore numero di
rampe poste alle distanze previste dal codice.
Abbiamo quindi deciso
che la nuova centralina dovesse avere queste caratteristiche:
- Batterie potenti poste molto vicino
ad ogni rampa.
- Possibilità di comandare
rampe poste a 60 metri di distanza (distanza prevista
dal Codice per il lancio di motori K) ed eventualmente
oltre.
- Possibilità di gestire più
di quattro rampe.
- Controllo della continuità
e della resistenza dell'accenditore sia alla rampa
che alla postazione LCO (Launch Control Officer).
- Semplice da montare e di aiuto per
il posizionamento delle rampe.
- Pannello di controllo stabile, chiaro
e semplice da usare.
- Possibilità di comandare
più rampe contemporaneamente.
- Robusta ed affidabile, con componentistica
di ottima qualità.
Abbiamo scelto il progetto
pubblicato da Vern Knowles (Tripoli Idaho) sul
suo sito (www.vernk.com)
che soddisfa tutte le nostre esigenze, e lo abbiamo
leggermente modificato per adattarlo alla nostra situazione.
Il progetto originale può comandare 32 rampe
che per noi sono decisamente troppe. Anche 16 rampe
sono molte di più di quanto utilizziamo di solito
ma diminuendo il numero di rampe non si sarebbe semplificato
il progetto in modo sostanziale e non sarebbe stato
molto più economico.
Ringraziamo Vern che ha risposto con infinita pazienza
alle nostre richieste di chiarimenti e ci ha dato un
aiuto prezioso per la taratura e il controllo dei circuiti.
Un grosso ringraziamento va anche ad Armando Bianco
che ha realizzato la parte meccanica (fori, connettori,
etc.) in un tempo record, e a Claudio Leidi che ha realizzato
gli stampati per la parte elettronica, che si sono rivelati
indispensabili per un montaggio robusto, ben fatto e
senza errori.
Il materiale è
stato acquistato quasi interamente presso due grossi
rivenditori online, RS
Components e Distrelec,
che hanno entrambi un grandissimo assortimento ed un
servizio eccellente e molto rapido. Gli strumentini
sono stati acquistati da Esco,
anche in questo caso un servizio rapido ed efficiente,
e componenti minori sono stati presi in alcuni negozi
locali.
La realizzazione di questo
progetto è alla portata di chiunque abbia conoscenze
base di elettrotecnica e di elettronica, e sia capace
di saldare cavi e componenti. Il progetto ha richiesto
circa due mesi e mezzo di lavoro (2-3 ore al giorno)
dalla scelta e ordine dei componenti al completamento.
Quelle che seguono sono
le descrizioni pubblicate da Vern Knowles sul suo sito,
tradotte ed adattate per rispecchiare le modifiche che
abbiamo apportato. Gli schemi sono stati riscritti sia
per traduzione che per includere le nostre modifiche.
Consigliamo di visitare il sito di Vern non solo per
questo progetto ma anche per gli altri e per la grande
quantità di utili informazioni che contiene.
La consolle di comando
(Master Control Unit - MCU) è progettata
per comandare un totale di 16 rampe, organizzate in
quattro bank di quattro rampe ciascuno. Tra gli
obiettivi del progetto c'era quello di ottenere un sistema
leggero e relativamente piccolo ma allo stesso tempo
robusto e protetto dagli agenti esterni. L'intero sistema
è comandato da un cavo multipolare da 12 conduttori
che portano solo segnali di controllo e sono quindi
di piccola sezione. Il cavo utilizzato ha un diametro
di soli 6mm ed è relativamente leggero.
Le varie parti del sistema
sono collegate da quattro cavi di questo tipo, tutti
identici, con identici connettori alle estremità
ed intercambiabili e tutti della stessa lunghezza di
15 metri che permette di posizionare le rampe a 15,
30, 45 e 60 metri di distanza dall'LCO. Queste distanze
sono quelle previste dal codice per motori rispettivamente
fino a G, H, J e K. Le rampe per modelli più
piccoli possono venire avvicinate all'LCO e agli spettatori
grazie ai cavi per il collegamento degli accenditori,
lunghi 5 metri ciascuno.
I quattro bank sono collegati tra loro in cascata, i
segnali entrano in ogni bank ed escono per andare al
successivo.
Per aumentare la sicurezza
del sistema ogni bank ha un segnale sonoro che entra
in funzione se scorre corrente nei contatti del relé
di lancio. Quindi se i contatti del relé dovessero
saldarsi assieme per un eccesso di corrente l'allarme
segnala che non è sicuro collegare un accenditore.
L'allarme suona anche quando viene premuto il pulsante
di lancio. La MCU è dotata di un allarme che
avverte quando il sistema è armato e pronto al
lancio, e quando il pulsante di lancio viene premuto.
Il sistema è stato
progettato per fornire anche una serie di indicazioni
all'LCO. Lo strumento sulla MCU può indicare
la tensione della sua stessa batteria, quella della
batteria del bank selezionato, la resistenza dell'accenditore
collegato ad ogni rampa e la corrente che scorre nell'accenditore
al momento del lancio. Chi opera vicino alla rampa ha
la possibilità di controllare la resistenza dell'accenditore
semplicemente premendo un pulsante sul bank stesso e
leggendo il valore sullo strumento di cui è dotato
ogni bank. Ogni bank è alimentato da una batteria
motociclistica al piombo-gel da 12 volt e 20 Ah che
fornisce la corrente per il lancio. Ogni batteria è
collegata al proprio bank tramite un cavo bipolare con
conduttori da 4mm di diametro, molto flessibile e lungo
2 metri.
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Questa è la
MCU aperta. Il contenitore è una valigetta
in plastica estremamente robusta ed ermetica prodotta
dalla Pelican
e disponibile in Italia da RS
Components. (Cod. 223-7484). La valigetta è
talmente robusta che può sopportare il peso
di una persona e una volta chiusa può essere
immersa fino ad un metro sott'acqua. |
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In questa foto si
vede il pannello di controllo più da vicino.
Il pulsante rosso è il pulsante di lancio,
in basso a destra. E' prodotto da Telemécanique
e ha una corona attorno al pulsante che impedisce
la pressione accidentale. A fianco c'è la
chiave di sicurezza (la chiave non è presente).
In basso a sinistra ci sono i quattro interruttori
di selezione dei bank con i LED per confermare il
banco selezionato. In alto nel centro c'è
lo strumento che misura le tensioni delle batterie,
le resistenze degli accenditori e la corrente di
lancio. Quattro LED lungo il suo lato destro indicano
quale misura si sta effettuando al momento. In alto
a sinistra c'è l'interruttore di accensione
col suo LED (giallo). I LED sono tutti ad alta luminosità
per essere visibili anche alla luce del sole. |
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Questo è il
retro della MCU col coperchio aperto. Il connettore
XLR tondo a tre poli serve per il collegamento con
la batteria che alimenta l'unità. Il connettore
Sub-D da 15 pin serve per il collegamento coi cavi
di controllo che vanno ai bank. Il progetto originale
prevedeva connettori tondi multipolari a standard
MIL, robustissimi ma anche molto costosi. Abbiamo
optato per dei comuni connettori Sub-D da computer
perchè abbiamo constatato che nella precedente
centralina hanno sopportato l'uso intensivo senza
problemi. La valigetta è stata modificata
in modo che il coperchio si possa aprire a 180 gradi. |
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Questo è uno
dei quattro bank. E' realizzato in una scatola Gewiss
da impianti elettrici, robusta, leggera ed ermetica,
delle dimensioni di 24 x 19 x 9 cm. Queste scatole
si sono rivelate l'unica soluzione pratica perchè
altre scatole, anche più robuste e progettate
per circuiti elettronici, avevano un prezzo decisamente
troppo elevato. Ogni bank può comandare quattro
rampe. Per ogni rampa c'è un pulsante di
test premendo il quale si può leggere la
resistenza dell'accenditore tramite lo strumento
montato sul bank. La pressione del pulsante attiva
anche un segnale acustico che indica la continuità
dell'accenditore. |
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Ogni bank ha un cicalino
piezoelettrico ad intermittenza montato sotto il
coperchio. Questo cicalino si attiva se scorre corrente
attraverso i contatti del relé di lancio.
Su ogni lato corto del bank è montato un
connettore Sub-D femmina a 15 poli, per il collegamento
dei cavi di controllo. Con questa disposizione il
cavo di entrata e di uscita restano allineati in
modo da ottenere un allineamento unico composto
da cavi e bank alternati che va dall'LCO all'ultimo
bank. Non esiste alcuna regola di connessione: ogni
cavo può essere collegato a l'uno o l'altro
dei connettori di qualunque bank. Non è neppure
necessario collegare i bank nell'ordine A-B-C-D
perchè funzionano in qualunque ordine. L'unico
che deve essere necessariamente collegato come ultimo
è il Bank D perchè ha un solo connettore
di entrata. |
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I cavi che vanno agli
accenditori si collegano ai bank attraverso quattro
prese di rete tipo USA. Queste prese sono state
scelte perchè sono tra le poche prese bipolari
che pur sopportando una forte corrente sono di piccole
dimensioni, montabili a pannello ed economiche.
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I cavi per gli accenditori
si collegano con le corrispondenti spine, molto
semplici e rapide da inserire e disinserire. Questi
cavi sono composti da una sezione lunga 3 metri
fatta con cavo bipolare in neoprene con conduttori
da 1,5mm molto morbido e flessibile, collegati ad
una sezione lunga 2 metri fatta con cavo bicolore
in silicone |
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Il connettore
che unisce le due sezioni è di tipo Molex,
utilizzato anche nelle batterie dei modelli elettrici
ed in grado di sopportare correnti elevate, che
è dotato di un aggancio a "dente"
che impedisce lo sfilamento accidentale. Questi
connettori sono fissati ai cavi sia per crimpatura
che per saldatura per maggiore sicurezza. La separazione
dei cavi in due sezioni permette di sostituire la
sezione più corta con - per es. - un'altra
dotata di clip Aerotech per l'uso con gli accenditori
Copperhead o con altri tipi di terminali per usi
diversi. Il cavo al silicone di cui sono fatte queste
sezioni è eccezionalmente morbido e flessibile
e resiste alle alte temperature senza rovinarsi. |
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Per le
nostre esigenze abbiamo preparato un certo numero
di cavi con pinze a coccodrillo in acciaio inox,
a becchi piatti e con dentino finale che hanno una
presa più sicura sull'accenditore e sono
molto resistenti all'ossidazione. Sono il modello
AGF30 della Hirschmann e si trovano da Distrelec
(Cod. 100601). |
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La batteria si collega
ad ogni bank tramite una presa tipo Euro. Sono prese
economiche che sopportano correnti elevate, hanno
il montaggio a pannello e - cosa indispensabile
- si inseriscono solo in un senso in modo da rendere
impossibile l'inversione di polarità. Inoltre
sono cablate in modo diverso dallo standard usato
per la corrente di rete in modo che solo i cavi
realizzati appositamente possano inviare corrente
al bank. Il cavo che va alla batteria è dotato
della rispettiva spina ed è fissato alla
batteria tramite bulloncini di acciaio inox da 6mm. |
Schemi
e dettagli: Master
Control Unit (MCU) |
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La MCU ha 4 deviatori
e 4 LED che sono utilizzati per selezionare la rampa
dalla quale lanciare. Lo schema a fianco mostra
i collegamenti, ed è una riduzione del progetto
originale che prevede il doppio degli interruttori
per comandare 8 rampe ogni bank. I deviatori sono
organizzati in una matrice 4x1 che minimizza il
numero di fili dei cavi di collegamento, ma per
comandare il doppio delle rampe basta utilizzare
solo un cavo in più (G2) che abbiamo cablato
pur senza utilizzarlo al momento. In questo modo
se dovessimo espandere la centralina un domani possiamo
farlo senza bisogno di rifare tutto daccapo.
Questi quattro deviatori producono 5 segnali chiamati
P1, P2, P3, P4 e G1. La matrice funziona fornendo
tensione ad una o più delle linee P1-P4 e
un collegamento a terra della linea G1. La tensione
e il collegamento a terra per questa matrice vengono
forniti da un set di contatti del relé della
MCU. Questo relé chiude i contatti ogni volta
che viene selezionato un bank. |
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Anche i selettori dei bank sono
collegati secondo uno schema che riduce il numero
di segnali di controllo. I quattro deviatori di
selezione dei bank generano solo tre linee di
controllo, BS1, BS2 e BSC. BS1 e BS2 possono essere
attive o non attive e positive o negative rispetto
a BSC. Ogni bank è collegato in modo tale
da riconoscere solo una precisa combinazione di
questi tre segnali.
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L'interruttore di sicurezza a
chiave invia tensione al circuito del pulsante
di lancio. La chiave non può essere rimossa
se l'interruttore è ruotato in posizione
PRONTO per evitare che l'interruttore resti in
quella posizione se qualcuno toglie la chiave
o se si dovesse perdere. Il segnale LP (Launch
Power) è attivo solo quando un bank è
stato selezionato. In questo caso si illumina
il LED PRONTO se la chiave è in posizione
ON. Quando si preme il pulsante di lancio, sulla
linea L (Lancio) passa tensione che arriva al
bank selezionato attraverso i cavi di controllo.
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La MCU ha un sistema di misura
con quattro modi operativi diversi. Se nessun
bank è selezionato lo strumento legge la
tensione della batteria della MCU stessa. Quando
viene selezionato un bank lo strumento mostra
la tensione della batteria di lancio collegata
ad esso. Quando viene selezionata una rampa lo
strumento mostra la resistenza dell'accenditore
collegato. Questo consente all'LCO di controllare
che le connessioni siano a posto prima di inziare
il countdown e procedere al lancio, e mostra anche
quando l'accenditore è bruciato e quindi
il motore non parte. Mentre il pulsante di lancio
è premuto, lo strumento misura la corrente
che passa attraverso i cavi che portano alla rampa.
Questo torna utile per confermare che il bank
funziona come deve e sta fornendo corrente all'accenditore.Il
controllo della corrente permette anche di capire
se l'accenditore funziona, se ci sono cortocircuiti,
interruzioni, etc. Le linee SH ed SL fanno parte
dei cavi di connessione e sono alimentate dal
bank selezionato con i diversi segnali a seconda
delle modalità descritte sopra (SH significa
Sense High e SL significa Sense Low.)
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La MCU ha al suo interno un avvisatore
acustico (cicalino piezoelettrico) con tre modi
operativi. Quando la chiave di sicurezza è
ruotata in posizione ON, il cicalino produce un
suono continuo per circa un secondo, poi si spegne
ma dopo 4 o 5 secondi emette due brevi bip per
ricordare che il sistema è attivato e pronto
al lancio. Questi due bip continuano ad essere
emessi ogni 4-5 secondi. Quando viene premuto
il pulsante di lancio il suono diventa continuo
e prosegue finchè si tiene premuto il pulsante.
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Questo schema mostra il circuito
di alimentazione a 5V che fornisce tensione alla
logica digitale che comanda il cicalino della
MCU descritto sopra. Il circuito è molto
semplice e classico, ed utilizza il noto regolatore
7805. La seconda parte del disegno mostra il collegamento
della batteria della MCU al fusibile, all'interruttore
di accensione e al suo LED.
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Il diagramma a lato mostra la
assegnazione dei conduttori dei cavi di collegamento
ai pin dei connettori e ai segnali. Le linee necessarie
nel nostro caso sono 11 (12 nel progetto originale)
ma dato che non esistono connettori Sub-D da 11
o 12 pin abbiamo scelto di usare quelli da 15
pin, cablando tutti i conduttori del cavo. In
questo modo abbiamo tre linee non utilizzate ma
che scorrono lungo tutta la catena partendo dalla
MCU senza interrompersi fino all'ultimo bank,
il D. Nel caso in futuro nasca l'esigenza di portare
qualche altro segnale si possono utilizzare queste
linee senza bisogno di rifare i cavi o cambiare
i connettori. Disponendo di 15 pin abbiamo scelto
il cavo col numero di conduttori più vicino,
ovvero un cavo con 16 linee. L'ultima, che non
può essere collegata ad alcun pin, è
stata lasciata all'interno dei cavi ed è
raggiungibile da ogni connettore pur senza essere
collegata ad esso.
P1-P4 e G1-G2 sono alimentate
dal selettore delle rampe. BS1, BS2 e BSC sono
alimentate dal selettore dei bank. L viene dal
pulsante di lancio ed SH - SL sono i segnali di
ritorno dai bank che portano le informazioni per
lo strumento della MCU. Tutti i cavi sono assemblati
in modo identico e della identica lunghezza, e
sono completamente intercambiabili tra loro e
estremità con estremità.
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I circuiti che seguono sono presenti
in ogni bank quindi vanno realizzati in quattro esemplari.
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Questo è lo schema dei
selettori delle rampe. La batteria di lancio è
al piombo-gel da 12v e 20Ah, collegata al bank
da un cavo di grossa sezione e lungo solo 2 metri
in modo da trasferire tutta la corrente necessaria
all'accenditore senza perdite. Ogni rampa viene
selezionata attraverso un relé a singolo
scambio di tipo automobilistico. Questi relé
(cod. RS 178-2012) hanno i contatti tipo Faston,
sono in grado di sopportare 40 A e hanno il pregio
di essere piuttosto economici. I contatti di questi
relé servono solo a selezionare la rampa
che riceverà la corrente di lancio mentre
la corrente vera e propria viene inviata dai contatti
di un altro relé di tipo automobilistico
(U9 negli schemi - cod. RS 349-2137) capace di
sopportare una corrente continua di 70 A con picchi
di 150 A. Il relé di lancio viene attivato
solo quando un bank è stato selezionato
dall'LCO e il pulsante di lancio viene premuto.
Tutti i collegamenti a questi relé sono
saldati, ed i relè sono collegati alle
prese degli accenditori tramite dei tondini di
ottone da 2mm saldati e delle trecciole in rame
isolato da 1,5mm. I pulsanti P1-P4 sul disegno
servono per il test della continuità di
ogni rampa.
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Questo schema mostra come sono collegate le bobine
dei relé di selezione delle rampe. Quando
il bank è stato selezionato, il relé
U10 chiude i contatti colegati a G1, G2 (non utilizzato
nel nostro caso) ed L. Questo fa in modo che la
tensione sulle linee P1-P4 possa scorrere attraverso
le bobine dei relé e attraverso la linea
G1 (e G2). In questo modo si attivano i relé
1-4 selezionati dagli interruttori sulla MCU.
Quando viene premuto il pulsante di lancio, la
linea L manda tensione alla bobina del relé
di lancio (U9). La tensione dalla linea L scorre
attraverso le linee G1 o G2, a seconda di quale
delle due è collegata a terra al momento.
Nel nostro caso la linea sarà solo la G1.
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Ogni bank è progettato per inviare tre
segnali differenti alla MCU, attraverso le linee
SH ed SL. Quando viene selezionato un bank, ma
non è ancora stata selezionata alcuna rampa,
il bank invia all'MCU un segnale che indica la
tensione della propria batteria. Quando viene
selezionata una rampa, l'unità invia un
segnale che rappresenta la resistenza dell'accenditore
collegato a quella rampa. Quando viene premuto
il pulsante di lancio l'unità invia un
segnale che indica la corrente che scorre nell'accenditore.
Quando il bank non è selezionato si disconnette
completamente dalle linee SH ed SL e le lascia
libere per trasportatre i segnali di un altro
bank. Queste quattro modalità diverse sono
ottenute tramite i relé U13, U14 ed U15
dello schema. Quando viene selezionato il bank
si attiva il relé U13, quando viene selezionata
una rampa si attiva il relé U15 e quando
viene premuto il pulsante di lancio si attiva
il relè U14.
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La MCU può comandare quattro
bank diversi. Questo schema mostra come è
collegato un bank per rispondere quando BS1 è
positivo rispetto a BSC. Il collegamento rappresentato
nello schema è quello relativo al Bank
A. Il Bank B viene selezionato quando BS2 è
positivo rispetto a BSC. Il Bank C viene selezionato
quando BS1 è negativo rispetto a BSC e
il Bank D viene selezionato quando BS2 è
negativo rispetto a BSC. Da notare che è
possibile selezionare contemporaneamente solo
i Bank A+B oppure C+D. Non si possono selezionare
contemporaneamente tutti e quattro i bank.
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L'elettronica dei bank è alimentata a 5,6
volt da un circuito basato su un regolatore a
tre terminali LM317. Questo componente preleva
la tensione a 12 volt e fornisce in uscita una
tensione stabile a 5,6 volt. Questo valore è
stato scelto perchè fornisce il giusto
margine utile per l'operazionale LT1078 del circuito
di misura della resistenza, ma è anche
abbastanza basso per alimentare il sensore di
corrente LTS 15-NP. Le resistenze di regolazione
che determinano l'esatto valore di corrente sono
di alta precisione a film metallico, con una tolleranza
dello 0,1%.
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Il circuito di rilevamento della corrente invia
un segnale alla MCU che permette all'LCO di sapere
quanta corrente sta scorrendo nell'accenditore
mentre è premuto il pulsante di lancio.
Questo è molto utile per controllare cortocircuiti
o falsi contatti, ed è anche un buon modo
per controllare che i bank funzionino come devono
e che la batteria fornisca la corrente sufficiente.
Il circuito di rilevamento della
corrente è basato su un sensore ad effetto
Hall LTS 15-NP, un ingegnoso componente
prodotto dalla svizzera LEM. Questo sensore fornisce
una uscita calibrata di 0,625V per 15A. Il
datasheet è disponibile qui. E' disponibile
da Distrelec
(cod. 241826) a circa 15,00 euro. L'uscita del
sensore è amplificata da un operazionale
LT1078 con un guadagno nominale di 4,8 volte.
In questo modo si ottiene un fattore di scala
per il quale 1V corrisponde a 5A di corrente,
che è quanto si aspetta di leggere lo strumento
sulla MCU.
Il bello di questo componente
è che non introduce alcuna caduta di tensione
in serie alla corrente di lancio. La corrente
passa semplicemente lungo un conduttore di grossa
sezione, ed un elemento ad effetto Hall all'interno
del componente legge il campo magnetico generato
attorno al conduttore dalla corrente che scorre
in esso. L'uscita del sensore è una tensione
proporzionale alla forza del campo magnetico e
quindi proporzionale alla corrente.
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Il circuito di misura della resistenza invia un
segale alla MCU che permette all'LCO di leggere
la resistenza dell'accenditore collegato alla
rampa selezionata. Una lettura vicina allo zero
è un cortocircuito, ed una lettura maggiore
di alcuni ohm indica generalmente una interruzione.
La maggior parte degli accenditori ha un valore
compreso tra 1 e 2 ohm. La resistenza dell'accenditore
è indicata anche dallo strumento montato
su ogni bank. Questo permette a chi opera alla
rampa di controllare immediatamente la resistenza.
Il circuito fornisce anche un avviso acustico
che indica la presenza di continuità, indipendentemente
dalla effetiva resistenza dell'accenditore.Questo
circuito funziona inviando una corrente di test
da 1mA che scorre nell'accenditore e causa una
caduta di tensione di 1-2mV. Questo valore non
è sufficiente per accendere l'accenditore
ma è abbastanza per controllare la sua
resistenza. La resistenza dell'accenditore è
proporzionale alla caduta di tensione che produce
con la corrente di test da 1mA. Il circuito è
molto sensibile e misura anche solo la resistenza
dei cavi di collegamento agli accenditori (che
è di 0,6 ohm). Per questa ragione il valore
che si legge non è mai pari a zero.
L'amplificatore operazionale
LT1078 amplifica la tensione di 1000 volte fornendo
una tensione in uscita che equivale ad 1V per
ogni ohm di resistenza, che è il valore
che si aspetta lo strumento della MCU. Lo strumento
montato sul bank mostrerà lo stesso valore.
Questi strumenti sono da 1mA fondo scala in modo
che la resistenza da 2,2K e il trimmer da 2K possano
essere usati per la calibrazione finale.
I due transistor 2N3904 creano
un circuito di controllo della continuità
che attiva il cicalino piezoelettrico se l'accenditore
ha continuità indipendentemente dal reale
valore di resistenza. Il circuito attiva anche
lo strumento attraverso il FET 2N7000. In questo
modo lo strumento resta spento se non ci sono
accenditori collegati. Senza questo accorgimento
lo strumento resterebbe sempre alimentato e forzato
oltre il fondo scala ad indicare una resistenza
infinita. L'alimentazione a 5,6V fornisce un margine
sufficiente in modo che l'LT1078 vada in saturazone
a circa 4,1V. Questo fornisce un buon limite superiore
per pilotare il sistema di misura ed evitare una
sovraalimentazione degli strumenti che può
danneggiarli.
Il circuito di misura della resistenza
richiede un amplificatore a basso offset, alta
stabilità ed alto guadagno come l'LT1078.
Questo componente è disponibile in versione
dual quindi uno dei due amplificatori può
essere utilizzato nel circuito di misura della
resistenza e l'altro nel circuito di misura della
corrente.
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In questa foto si vede l'interno
di un bank. Il cablaggio è realizzato in
modo volante tranne i circuiti elettronici per
i quali il nostro amico Claudio Leidi ha realizzato
uno stampato che raggruppa il circuito di misura
della resistenza, quello di misura della corrente
e l'alimentatore.
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