INDICE
Cosa significa costruire un modello spaziale
Cominciamo dall'inizio
Motori per modelli spaziali
Accensione e lancio
Modelli in volo
Stabilità e forma
Modelli a più stadi
Dispositivi di recupero
Razzi a rientro veleggiato
Costruzione e volo di grandi modelli
Determinazione dell'altezza
Poligoni di lancio
Club e gare
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Missili con propulsione
a razzo
di G.Harry Stine
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ATTENZIONE: Le informazioni contenute in
questo libro risalgono agli anni 60. Alcune di esse potrebbero non essere
piú valide oggi
CAPITOLO
I
Cosa significa costruire un modello dl un razzo.
Il modellismo spaziale è un nuovo hobby derivato dall'aeromodellismo.
È uno sport sicuro, tenuto in considerazione e praticato indifferentemente
da adulti e ragazzi. Quantunque implichi diversi aspetti tecnici, esso
ha a che fare in primo luogo con il problema della potenza dei motori.
I motori ad endoreazione sono conosciuti sin dai tempi antichi. Furono i cinesi a inventarli
nel 1200 ma solo nel nostro secolo essi hanno avuto una grande diffusione,
perché sotto la spinta di esigenze militari sono diventati una delle più
terrificanti armi belliche. Il loro uso in questo senso cominciò quando
i tedeschi costruirono, durante la seconda guerra mondiale, le famose
V-2. Oggi i missili sono usati in vari campi: per fare segnali, per ottenere
spettacolari effetti pirotecnici, per trasportare testate nucleari da
un capo all'altro della terra, per lanciare strumenti scientifici nello
spazio e per far arrivare gli uomini sulla luna.
E' opinione corrente che solo due tipi di persone - lo
scienziato professionista e l'amatore - si interessino di missili; ma dopo
l'inizio dell'era spaziale, avvenuto nel 1957, ad essi se ne è affiancato
un terzo: il modellista.
Fra questi tre tipi esistono differenze sostanziali.
Il professionista è uno scienziato o ingegnere specializzato ed esperto
che progetta, costruisce e sperimenta missili e motori, traendo da tutto
ciò un guadagno. Ha frequentato per molti anni l'Università e si è formato
una solida esperienza, lavorando con apparecchiature complesse e raffinate
che costano miliardi. Prima del 1957 la maggior parte di questi professionisti
era considerata pazza, e i fondi messi a loro disposizione per lavorare
erano scarsi; ma da allora i tempi sono cambiati.
L'amatore è una persona singolare. Anche lui si interessa
di missili, ma senza trarne guadagno. Si prepara da solo i propellenti,
si costruisce da solo i motori e cerca di far volare missili di dimensioni
notevoli, costruiti con materiale metallico. In poche parole egli cerca
di fare ciò che fa il professionista, per quanto gli manchino pratica
ed esperienza. La sua è un'attività pericolosa: la NAR - National Association of Rocketry
ha stimato che l'amatore ha una probabilità su sette di restare ferito,
menomato o ucciso durante i suoi esperimenti. L'elenco degli incidenti
è spaventosamente lungo.
Quasi tutti gli incidenti di cui si ha notizia (ad eccezione di pochissimi
capitati a professionisti) traggono la loro origine dal fatto che un amatore
o una persona poco esperta, trascinata dall'entusiasmo, si stava preparando
da solo il combustibile o faceva volare ordigni metallici, magari con motori
fatti in casa. E' accertato, e molto ben documentato, che moltissimi ragazzi
sono stati uccisi o feriti da motori costruiti da sé riempiendo a mo' di
combustibile, con capocchie di fiammiferi, bombole vuote di anidride carbonica.
Il fatto è che quasi tutti gli amatori non si rendono conto del tremendo
rischio che la loro attività comporta, e si ostinano a fare cose che dovrebbe
invece fare solo il professionista, e per di più dopo aver preso le dovute
misure di sicurezza. Il loro passatempo è pericoloso, con elevate probabilità
d'incidenti e con poche possibilità d'imparare qualcosa.
Negli Stati Uniti d'America ci sono meno di cento amatori
che ottengono effettivamente risultati positivi; gli altri, per lo più,
sono gente che si illude e perde il proprio tempo. Se siete amatori cercate
di leggere per intero questo libro, se volete imparare a costruire un
modello nella maniera più sicura.
Il modellista vero e proprio è uno che coltiva un hobby; progetta, costruisce
e fa volare piccoli modelli fatti di carta, plastica, legno di balsa e
altri materiali non metallici. Si serve di motori che trova in commercio,
evitando le azioni pericolose tipiche dell'amatore; non maneggia reagenti
chimici; lancia i suoi modelli servendosi di un sistema di accensione
elettrico e, grazie ad un sistema di recupero in essi inserito, li fa
tornare a terra dolcemente, senza danno, per essere cosi in grado di farli
volare più volte. Tutto ciò che gli serve è una distesa di terreno sufficiente
per far volare l'aeromodello, senza bisogno alcuno di casematte, di bunker
e di precauzioni eccezionali.
Questo hobby è privo di pericoli. La sua eccezionale sicurezza è documentata
dal fatto che dalla metà del 1965 (in America) sono stati fatti volare
oltre tre milioni di modelli senza che si abbia avuto notizia di danni
a cose o persone, per il semplice motivo che si era fatto un uso appropriato
di tutta l'apparecchiatura necessaria.
Fig. 1. Nell'era spaziale non poteva mancare
l'hobby di costruire modelli spaziali; un'attività interessante e particolarmente
istruttiva per appassionati di tutte le età. Quì un modello è appena partito
vicino a Denver, Colorado.
Non risulta chiaro, a prima vista, come
si possa apprendere qualcosa in questo campo usando motori già preparati;
ma la cosa può diventare chiara se si pensa che la missilistica non è
solo questione di motori e di propulsione. Se foste interessati ad approfondire
le vostre conoscenze sull'aviazione, sarebbe sciocco cercare di costruire
un aeroplano tutto intero, motore compreso, partendo da zero. Sarebbe
meglio costruire solo l'aeromodello e comprare il motore necessario, ed
essere cosi sicuri dì avere un motore che è in grado di funzionare, e
un aeroplano che può volare se la sua costruzione è stata coscienziosa.
La stessa cosa vale nel nostro caso. Servendosi in maniera appropriata
di un motore acquistato e costruendo solo il razzo, si può imparare molto
sulla spinta, la durata, l'impulso totale, la configurazione del combustibile
sinterizzato, la caratteristica spinta-tempo e su tanti altri argomenti.
Una volta nell'aria e lontano dalla superficie terrestre, il modello è
un corpo libero nello spazio e il suo comportamento è perciò abbastanza
differente da quello che ci si potrebbe aspettare se fosse vincolato a
terra su ruote o pattini.
In questo hobby non vale la pena di preoccuparsi del motore, perché è
possibile trovarlo già pronto: il suo funzionamento è sempre perfetto,
se lo si usa in maniera adeguata. Allora si può cominciare a saperne di
più,su alcuni aspetti affascinanti di aerodinamica, ottica, ingegneria,
matematica, dinamica, elettronica, meccanica e una quantità di altre scienze
tipiche dell'era spaziale. È possibile costruire un modello spaziale
con i comuni materiali usati nella costruzione di aeroplani, auto e navi
in piccola scala. Chi sa incollare due pezzi di legno è in grado di costruirsene
uno. È insensato realizzarlo in metallo, quando è possibile servirsi semplicemente
di carta e legno, o spendere denaro per comprare il necessario per una
saldatura se, con un po' di collante, è possibile cavarsela ugualmente.
Fig. 2. I modelli spaziali, realizzati
con carta o legno di balsa, sono la moderna versione dell'aeromodellismo.
La foto ritrae alcuni partecipanti al IV Campionato nazionale americano
per costruttori di modelli spaziali, organizzato dall'Accademia delle
Forze Aeree degli Stati Uniti d'America: (da sinistra a destra) Greg McBride,
Jim Rhue, Charles S. Hans e Tom Rhue.
Nel 1959 l'autore ha realizzato un modello che può essere
costruito in mezz'ora servendosi di un coltellino tascabile, di un tubetto
di colla e un po' di plastica trasparente: È il famoso Dirty Bird III.
Il prototipo, dopo centinaia di voli, è ancora in grado di funzionare,
è quasi indistruttibile e può raggiungere un'altezza di 120 m.
A parte la facilità di costruzione, quali sono le altre ragioni per non
usare materiali metallici? Come i loro a grandi fratelli di Cape Kennedy,
anche ì modelli sono caratterizzati da leggerezza e da alta resistenza:
questi due fattori sono fondamentali nel progetto di qualunque oggetto
volante. Ebbene, carta e balsa hanno ì requisiti adatti e possono essere
usati perché i motori sviluppano calore solo nella direzione dei gas di
scarico: subito dopo il funzionamento è possibile toccarli, perché l'involucro
esterno di carta è solo leggermente surriscaldato.
Fig. 3. Il "Dirty Bird III"
è un modello adatto ai principianti perché di facilissima costruzione:
dall'epoca del suo progetto - 1957 - è stato realizzato in svariati esemplari
da giovani ed adulti.
Per di più i materiali non metallici sono
più sicuri qualora dovesse capitare qualcosa durante il volo del modello:
bisogna che non succeda niente di grave se per caso il modello dovesse
urtare contro qualcosa. Sono stati fatti esperimenti puntando un modello
contro una lastra di vetro e l'unico risultato ottenuto è stato quello
di distruggerlo completamente! La leggerezza significa anche che un modello
non è pericoloso nemmeno se cade su qualcosa.
Esistono inoltre ragioni precise per installare un dispositivo
di recupero. Difatti è preferibile che il modello ritorni a terra senza
subire danni, in modo che possa volare di nuovo. Tali dispositivi si montano
facilmente e costituiscono un'altra ragione di sicurezza.
Perché costruire modelli cosi piccoli e non farli invece più grandi in
maniera che siano in grado di trasportare qualcosa? Il motivo sta nel
fatto che cosi facendo si spende di meno, la lavorazione è più semplice
e il volo più sicuro. In genere non si usano motori di potenza eccessiva
perché, se si scopre che è possibile servirsi di una forza limitata, allora
questo hobby acquista all'improvviso un fascino insospettato. Il vero
modellista cerca, con un progetto e una esecuzione adeguati, di sfruttare
l'energia che ha a disposizione nel miglior modo possibile. Come i professionisti,
anche i dilettanti sono in grado di far alzare oggetti di vario tipo come
cineprese, trasmittenti radio e perfino uova fresche: a questo scopo si
ingegnano nelle maniere più svariate per venire incontro alle proprie
esigenze.
La ragione per cui i modelli non raggiungono altezze decisamente elevate
è semplice. Prima di tutto c'è il rischio che non siano più visibili a
occhio nudo e si rendano quindi necessarie attrezzature di ricerca e una
vasta estensione di terreno. I piccoli modelli non sono più visibili a 300-400
m di altezza, i più grandi a 750 m. Del resto l'altezza non è il solo
scopo che il modellista si prefigge: egli si preoccupa di ottenere un
volo regolare e il miglior risultato possibile dalla potenza che ha a
disposizione, con la mentalità tipica dell'ingegnere.
Abbiamo già avuto modo di parlare dell'eccezionale livello
di sicurezza raggiunto in questo hobby che è comparabile a quello rinvenibile
oggi nell'aeromodellismo, nel go-kart, nel baseball e nel canottaggio.
Tale livello è stato possibile perché gli appassionati si servono di motori
in commercio e osservano ragionevoli criteri di sicurezza.
Quasi tutte le attività umane comportano un certo rischio, anche se a
volte non ce se ne rende conto; ogni giorno, per sopravvivere, ci sottomettiamo
inconsciamente a una serie di regole. Cosi non andiamo in giro infilando
spilli nelle prese della corrente elettrica e prima di attraversare la
strada guardiamo da tutte e due le parti; non ci è permesso guidare una
macchina, sparare con un cannone o pilotare un aeroplano senza conoscere
e capire le norme di sicurezza.
Parimenti, anche il nostro hobby è sicuro nella misura in cui si seguono
le regole di sicurezza - senza trucchi! - Se non seguirete tali regole
in ogni luogo e circostanza, andrete incontro prima o poi a degli incidenti.
Per la vostra incolumità e per il benessere comune, non pensate quindi
di dedicarvi a questa attività se non siete disposti a seguire sempre
tutte le norme di sicurezza.
Fig. 4. Volo tipico di un modello a un
solo stadio, con dispositivo di recupero a paracadute.
L'Associazione americana di missilistica ha messo insieme
una serie completa di tali norme nel Codice di sicurezza che è stato redatto
sull'esempio del Codice adottato dai professionisti; esso ha subito continue
evoluzioni dal 1957 in poi e nella sua forma attuale è perfetto. Il nostro
consiglio è di prenderne visione e di seguirlo. Chi non lo rispetta va
in cerca di guai.
A mano a mano che ci si addentra in questa materia, ci si rende conto
di stare studiando una larga varietà di argomenti, se si vuol capire il
comportamento del modello. Si ha la netta sensazione di fare qualcosa
di interessante e si prova tutto il divertimento di far parte dell'era
spaziale, quando si cerca di riprodurre in miniatura quasi tutto ciò che
si fa a Cape Kennedy. Si è arrivati a lanciare modelli da silos - come
il grande ICBM -, da sott'acqua, ad imitazione dei Polaris, o da palloni
frenati.
Figg. 5-6. Molti modellisti esperti si
dilettano a dare alle loro creazioni forme varie e raffinate; il loro
sforzo non va sprecato in quanto i loro modelli possono essere recuperati
dopo ogni volo. A sinistra vediamo Joe Wald, 17 anni, di Denver (Colorado),
mentre sistema sull'asta di lancio il suo modello a due stadi "Nike
Asp"; a destra vediamo Paul Hans, 16 anni, di Manhasset, New York,
che mostra il suo modello del "Mercury Little Joe", della
NASA.
Costruendo il modello in scala di un missile
vero, ci si rende conto della ragione che ha suggerito ai progettisti
di costruirlo proprio in quel modo e si comincia ad apprezzare il problema
che hanno dovuto affrontare. A questo livello un modellista parla lo stesso
linguaggio di un professionista. Possono discutere insieme di impulso
specifico, cineprese balistiche, metodi di lancio, prove statiche, paracadute
di recupero, stabilità alla rotazione, rapporto spinta-peso, e centinaia
di altri argomenti.
Questo é il motivo per cui costruire un modello significa costruire un
missile in miniatura ed interessarsi di molti problemi affascinanti, oltre
al sistema di propulsione.
CODICE DI SICUREZZA
Riportiamo qui per i nostri lettori il testo del "
Codice di sicurezza " dell'Associazione americana di missilistica.
Sono un modellista spaziale e non mi dedico a nessun
altro genere di missilistica non professionale. Come membro dell'Associazione
americana di missilistica, è mia responsabilità mantenere una linea di
condotta non pericolosa. Poiché là mia parola d'ordine è sicurezza, sono
pronto ad obbedire al seguente Codice di sicurezza:
1. Userò solo motori in commercio che non richiedono
da parte mia di dover maneggiare e mescolare reagenti chimici.
2. Costruirò i miei modelli in carta, legno, plastica, e altri materiali
non metallici.
3. Userò sempre un dispositivo di recupero, affinché i miei modelli tornino
a terra in condizioni tali da poter volare più volte.
4. I miei modelli peseranno meno di 500 g e conterranno nel motore meno
di 100 g di combustibile.
5. I miei modelli non conterranno testate esplosive.
6. Farò volare i miei modelli all'aria aperta, lontano da costruzioni
e linee elettriche.
7. Proverò la stabilità dei miei modelli prima di farli volare, in modo
da poter prevedere la loro linea di volo.
8. Farò uso di un dispositivo elettrico che mi consenta di accendere il
motore operando da lontano.
9. Farò uso di un dispositivo di lancio inclinato di 30 gradi sulla verticale.
10. I miei modelli non funzioneranno mai come armi per colpire bersagli.
11. Farò volare i miei modelli solo in condizioni di tempo buono.
12. Sono consapevole che i miei modelli non devono costituire un pericolo
per tutti gli altri corpi con i quali spartiscono gli spazi aerei.
Fig. 7. Le forze aeree degli USA si sono
ufficialmente interessate del modellismo spaziale fin dal 1961, e oggi
ci sono molti modellisti di successo tra gli appartenenti alle forze armate.
Tra i vincitori del IV campionato nazionale di modellismo spaziale, svoltosi
all'Accademia delle Forze Aeree, ci sono: (da sinistra a destra) il Cap.
David Barr; il Cap Bryant Thompson; il Mag. Gen. Robert H. Warren, soprintendente
all'Accademia e il Cap. David Bell.
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