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TECNICA | ||||||||||||||
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Il recupero a doppia espulsione, o recupero a due stadi, consiste nell'espulsione di un piccolo paracadute ("drogue") o di un nastro ("streamer") all'apogeo, o comunque ad alta quota, e l'espulsione di un paracadute principale ad una quota più bassa.
Perchè la doppia espulsione?
Riduzione della forza di apertura - Come è spiegato nella sezione Grandi modelli le sollecitazioni su un paracadute di dimensioni superiori ad 1,5 m sono eccessive se il paracadute viene espulso in modo non controllato all'apogeo. Il paracadute drogue di un sistema di recupero a due stadi genera forze di apertura molto inferiori e rallenta il modello fino ad una velocità alla quale il paracadute principale può aprirsi senza danni. Il vantaggio dei sistemi a doppia espulsione è che se il paracadute drogue non dovesse essere espulso c'è sempre la possibilità che si apra il principale (anche se lo strappo probabilmente lo romperebbe) e viceversa se si apre solo il drogue e non il principale per lo meno il modello arriva a terra ad una velocità relativamente bassa. Lo svantaggio di questo sistema è la maggiore
complessità e il tempo che richiede per la preparazione al lancio.
I metodi più comuni per realizzare un sistema di recupero a doppia espulsione sono: Espulsione del drogue comandata dal motore - La carica di espulsione inclusa nel motore espelle il paracadute drogue all'apogeo come farebbe per un sistema a singola espulsione. Un dispositivo elettronico (altimetro o timer) espelle il paracadute principale quando il modello è giunto ad una quota predeterminata. Questo sistema è il più semplice perchè può essere realizzato aggiungendo anche solo un timer per l'espulsione del principale (con qualche svantaggio, vedi Elettronica) ma prevede un calcolo corretto del ritardo del motore e non permette la ridondanza nell'espulsione all'apogeo. Utilizzo di dispositivi elettronici - Coi dispositivi elettronici si comanda l'apertura sia del paracadute drogue all'apogeo o in prossimità di esso, sia del principale ad una quota prestabilita che di solito è intorno ai 200 metri. I dispositivi elettronici agiscono comandando l'accensione elettrica di cariche di espulsione. Il sistema più utilizzato è l'altimetro, in grado di determinare l'apogeo, accendere la carica di espulsione del drogue, leggere la diminuzione di quota ed accendere la carica del paracadute principale al raggiungimento della quota stabilita. Per ulteriori informazioni sui vari dispositivi elettronici vedete la sezione Elettronica. Entrambi i sistemi prevedono che il modello spaziale abbia un alloggiamento ermetico (electronic bay) per il dispositivo elettronico ed uno o due alloggiamenti per i paracadute.
Durante la discesa appeso ad un drogue, il modello si
viene a trovare in posizione verticale sotto il paracadute offrendo
una minore superficie al flusso d'aria e quindi una minore resistenza.
Se il modello cadesse orizzontalmente, la superficie di resistenza sarebbe
anche maggiore e il paracadute drogue potrebbe persino risultare inutile. Alcuni modelli sono progettati in modo tale che non permettono che la struttura stessa del velivolo sia utilizzata per rallentare la discesa. In questi casi il drogue è necessario. Un esempio sono i modelli di cui la struttura del velivolo non può essere divisa in due, o quelli che espellono il drogue ed il paracadute principale dallo stesso compartimento (vedi oltre). Un paio di calcoli -
La velocità di discesa col paracadute drogue o senza deve essere
rapida, ma senza eccedere. Un buon compromesso è 55 Kmh (15 m/s). Vt = radq(2*P*g/(Cd*r*A)) Vt = velocità terminale [m/s]P = peso del modello [kg] g = accelerazione di gravità [9,81 m/sec2] Cd = coefficiente di resistenza [circa 0,75] r = densità atmosferica (circa 1,225 kg/m3 al livello del mare) A = area frontale [m2] Se il diametro (D) è 100mm, e il peso 2,5 kg allora: A = (D/2)2* p = (0,1/2)2*3,1416 = 0,0078 m2 e Vt = radq((2*2,5*9,81)/(0,75*1,225*0,0078)) = 82,7 m/s (297,7 kmh) Se lo stesso modello ha una fusoliera di lunghezza (L) pari a 1,5 m e cade orizzontalmente, allora: A = (D*p)/2*
L= (0,1*3,1416)/2*1,5
= 0,23 m2 Con questa velocità di discesa ragionevole non
è necessario un paracadute drogue, anche se un piccolo paracadute
(30 - 45 cm) può aiutare a stabilizzare la discesa pur senza
influire significativamente sulla velocità.
Lo schema più tradizionale di un modello a doppia espulsione è descritto in questo disegno: Il modello ha un compartimento inferiore nel quale è contenuto il paracadute drogue, ed un altro compartimento nel quale è inserito il paracadute principale. Tra i due è collocato il vano che contiene l'elettronica che normalmente è solidale col compartimento del principale. Di questo vano ne parliamo nella sezione Elettronica, ma è importante ricordare che quando i paracadute sono aperti tutto lo sforzo di trazione è sopportato proprio da questo elemento. Il metodo di costruzione più diffuso è utilizzare un accoppiatore per tubi come involucro esterno, due ordinate in compensato per chiudere le estemità tenute assieme da una, due o più barre filettate di opportuno diametro, come mostrato nel disegno in sezione qui sotto:
Si tratta di un modello con espulsione dei paracadute
a pistone (vedi Protezione). In alto si vedeno le shock cord del paracadute
principale e il suo pistone. L'ogiva è poggiata sul paracadute
principale conico da 112 cm (44").
Uno svantaggio di questo sistema è l'inversione repentina dell'assetto all'apertura del paracadute principale, che provoca un certo sforzo sulla struttura.
Al momento sul mercato esistono due tipi di meccanismi di rilascio. Sono l'ARRD (Advanced Retention and Release Device) prodotto da blacksky e il "Tether" della Defy Gravity.
Funzionano secondo principi diversi ma entrambi utilizzano
un accenditore elettrico che accende un piccolissima quantità
di carica (0,2-0,3 gr) che a sua volta libera un anello o un altro aggancio
al quale è fissata la shock cord. Un problema che si può incontrare usando quest'ultimo metodo è la possibilità che i paracadute si aggroviglino fra loro. Questo rischio può essere ridotto utilizzando una shock cord del paracadute drogue più lunga di quella del principale in modo che i due paracadute non possano venire in contatto. |
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