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LANCI
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Roma
4 dicembre 1999

report e foto Marco d'Ambrosio

ninja1.jpg (20139 byte)Anche oggi nonostante le condizioni meteo non favorevolissime siamo riusciti a lanciare, presenti sul campo di lancio Marco e Paolo Vettor, modelli presenti Phoenix, Ninja autocostruito, V2 autocostruita, Sidewinder, Python, Lamprey autocostruito, un self made senza nome, per il momento, di Paolo, e F.R.E.D (altimetro autocostruito da Marco, n.d.r.). Veniamo al resoconto dei lanci :

Primo lancio il Ninja selfmade motore A3-4, volo perfettamente verticale altezza circa 120 mt recupero regolare a meno di 30 mt.

 

 

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Secondo lancio la V2 self made, ancora da rifinire, motore D12-5, ottima prestazione quota circa 150 mt recupero un pò distante a causa di un'improvvisa ventata.

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Da notare, come metafora della vita, una lumachina a sfidare la V2...

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Terzo lancio il Phoenix di Marco con motore D12-3 e paracadute in nylon, un bel volo quota circa 100 mt e recupero a meno di 30 mt, unica nota negativa la pinna riparata con la ciano, lo scorso lancio, ha nuovamente ceduto, stavolta la riparo con l'epoxy.

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pytho1.jpg (30277 byte)Quarto lancio il Python di Sfetto con a bordo F.R.E.D., dopo aver imbottito la payload bay con carta e wadding introduciamo FRED e ci apprestiamo al lancio. Purtroppo qualcosa è andato storto,ha raggiunto l'apogeo a solo 84 mt (lettura di FRED) esegue la parabola, punta il muso in giù e comincia a scendere sempre più veloce fino a conficcarsi nel terreno con un tonfo sordo che ci ha gelato il sangue nelle vene. Ci dirigiamo verso il punto d'impatto per scoprire che i danni non sono irreparabili, dovrebbe bastare sostituire un pezzo di tubo della parte posteriore, con apprensione estraiamo FRED dall'interno e la prima cosa che ci ritroviamo in mano è la batteria che ha strappato i fili, subito dopo esce il circuito stampato con il microprocessore fuori dallo zoccolo e il sensore di pressione con i terminali storti (la botta è stata fortissima).

 

 

 

 

crash1.jpg (17470 byte) phoen3.jpg (19440 byte)

Dati i danni non è possibile leggere subito i dati all'interno della EEPROM, operazione rimandata al ritorno a casa. Quinto lancio, Lamprey self made con motore A8-3, lancio molto deludente crediamo a causa di un motore difettoso, il modello è arrivato a malapena a 30 mt di quota e la carica di espulsione è stata abbastanza forte da sparare letteralmente via l'ogiva spezzando la shock cord, fortunatamente il modello è rientrato a terra senza danni e i pezzi sono stati tutti recuperati.


crash2.jpg (26524 byte)Non sono stati lanciati il Sidewinder e il Custom perchè non completamente finiti. Danni di FRED, all'analisi strumentale rilevati solo la rottura del quarzo, potuti scaricare i dati di volo. La lettura di quota max è di 84 metri, ritenuta giusta.Terminata l'analisi dei dati di volo di FRED si deduce quanto segue:

1) Le rilevazioni altimetriche sono sicuramente corrette e congruenti.
2) Come ci si aspettava durante la fase di combustione le letture non sono assolutamente valide in quanto influenzate dall'effetto della forte accelerazione sul sensore e dalla depressione creata dall'elevata velocità.
La massa dell'elemento sensibile per quanto piccolissima esiste, secondo i data sheets il sensore è insensibile ad accelerazioni di +/- 5 G ma sappiamo bene che nei nostri modelli è molto di più, nota tecnica la resistenza agli impatti è di 70G, dato che il sensore non si è rotto possiamo affermare che l'impatto,
grazie al terreno molliccio, è stato inferiore a tale valore.
lamprey.jpg (22722 byte)3) L'algoritmo di rilevazione apogeo sembra funzionare correttamente, per esserne certi servirà un riscontro oggettivo di quota, magari fatta col rudimetro.

Nel prossimo test introdurremo una modifica hardware/software che tramite un fototransistor da montare sull'ogiva permetterà di verificare il sistema sun follower ed eventualmente implementarlo come sistema di backup per il deploy.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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