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LANCI
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Milano
16 maggio 1999

report e foto di Stefano Figini

IL POSTO
Abbiamo trovato un campo libero da coltivazioni in zona Trezzano Lago dei Cigni. Il campo è abbastanza ampio e circondato da altri campi in parte sgombri da colture, in parte piantati a patate (sembra) quindi senza coltivazioni fitte. Pensiamo possa essere usato per tutto quest'anno, perchè se non è coltivato ora non lo sarà certo da qui in avanti.

IL TEMPO
Caldissimo. Abbiamo sudato tutto il tempo. Il vento è stato dapprima a raffiche e si è fatto più costante verso sera, ma sempre abbastanza sostenuto.

I MODELLI
Erano presenti un Bandit, un Estes Optima, acquistato il giovedì e pronto il sabato, alcuni modelli costruiti anni fa e ma mai provati: Saturno V della Estes, Rascal ed Astrocam (con macchina fotografica a bordo). Questa volta io ho portato solo un Quest Flat Cat (il mio primo modello a ritorno planato), un Apogee Centrix per testare diversi tipi di motore, ed il mio veterano Comanche-3.

I LANCI
Il Bandit è partito per primo con un C6-5. Il lancio è stato perfettamente diritto, con espulsione del paracadute perfettamente all'apogeo. Durante la discesa, le corde del paracadute si sono un po' attorcigliate ma il modello è arrivato a terra senza danni.

Nel frattempo, io ho iniziato a lanciare a mano il Flat Cat per trimmarlo. Trovato il peso giusto da mettere in punta, ho caricato il suo booster con un B4-2 e ho lanciato. Il volo è stato perfettamente diritto e regolare, il booster si è staccato come previsto, ed il modello ha incominciato a planare...per sempre! Il vento e le termiche lo hanno portato oltre l'orizzonte, al di la' di alcune case, in un posto irraggiungibile. Nonostante sia andato a cercarlo, pungendomi con le ortiche e cadendo in un fosso, non c'è stato nulla da fare. Il booster è stato trovato da un uomo che passeggiava lì intorno e che gentilmente lo ha riportato.

Devo ricostruire l'aliantino ma almeno non devo rifare il booster.

Poi è stato il turno del Rascal, caricato con un B6-4. Ho aiutato a piegare il paracadute. Il volo è stato perfetto ed il modello è atterrato non troppo lontano dal punto di lancio, nonostante il vento.

Il Bandit ha fatto un altro volo, ma stavolta con un A8-3 onde evitare che il vento che si era fregato il mio Flat Cat si fregasse anche questo modello. Anche questo lancio è stato perfetto, sebbene non molto alto.

Mentre si prendeva il Saturn V dalla macchina, io iniziavo a preparare il mio Centrix. Volevo testare alcuni motori yugoslavi (A1 e A2), dei motori Apogee (A2 e B2), e un motore Céco Delta B2. Sono tutti motori da competizione che permettono di raggiungere quote molto alte. Ho caricato il modello con un A1-5, tanto per provare il meno potente. Questo motore ha un tempo di combustione di 2,5 sec. Ho provato diversi metodi di accensione (l'ugello di questi motori è molto piccolo), solo per scoprire che i soliti Solar Ignitor della Estes vanno benissimo.

Il modello è schizzato verso l'alto ed è .... scomparso! È andato talmente alto che non lo abbiamo più visto, anche a causa delle dimensioni minuscole. A un certo momento ero convinto di segurne la caduta, ma mi sono reso conto che stavo guardando un semino delle piante svolazzante!
La Apogee, che produce il kit di questo modello, afferma che può raggiungere 750 metri con un motore B2-7. Col mio motore devo aver raggiunto almeno 400 metri, il tutto con un modello pesante solo 5 grammi.

Avevamo tutti una gran voglia di provare l'Optima. La Estes ha fatto un ottimo lavoro con questo modello: è grande (120 cm x 66mm), è totalmente da costruire, è bello da vedersi. È un peccato che la Estes non faccia più modelli così.
L'Optima è stato caricato con un D12-3 ed è stato lanciato (vedi foto) dopo aver piegato accuratamente il paracadute da 60 cm. Per quanto questo modello non vada troppo alto con un D, è pur sempre un bel vedere. Il modello sembra sottopotenziato al decollo, che avviene lentamente, ma poi si innalza accelerando progressivamente. La quota non è molta, ma la soddisfazione si.

A quel punto non c'erano più scuse per tenere a terra il Saturn V. Il volo è stato superbo, con un decollo lento ed un rumore caratteristico dovuto al motore che è posizionato piuttosto all'interno del corpo del modello.
L'espulsione dei paracadute è stata perfetta, sebbene entrambi si siano leggermente rovinati.Il corpo del Saturno è talmente largo, che nonostante la gran quantità di wadding usato non è stato comunque sufficiente.
Dato che avevo perso già due modelli, non volevo perderne un terzo. Per questo motivo ho preparato il mio Comanche-3 in versione bistadio con un B6-0 ed un B6-4. Avevo voglia di lanciarlo in versione completa a tre stadi, ma dato il vento sostenuto, non me la sentivo per questo volo.
Il lancio è stato perfetto, con il primo stadio caduto a pochi metri da noi e il secondo stadio lanciato verso l'infinito! Abbiamo fatto una gran fatica a vederlo all'apogeo. Il secondo stadio è sceso appeso a due nuovi nastri che ho realizzato usando un mylar russo regalatomi da un amico slovacco. La cosa buffa è che questo mylar è in realtà una carta usata per avvolgere dei dolci. Ve lo immaginate un modello apppeso ad un nastro che da una parte porta dei bei fiorellini conscritte in russo? Comunque, ha fatto il suo lavoro egregiamente. Il modello si è posato in un campo vicino, con due pinne parzialmente scollate. Questo è normale perchè il modello non è leggero e viene giù in fretta.

In seguito l'Optima ha fatto un altro volo, che è stato ancora un piacere da vedere.

Ora veniva il turno dell'Astrocam, con una pellicola vetusta e con il motore raccomandato, un C6-7. Il volo è stato buono e nonostante il vento abbia inclinato la traiettoria, il modello è andato discretamente alto. Il lungo delay ha permesso al modello di girarsi con la macchina fotografica verso il basso e la carica di espulsione ha provocato lo scatto. Ora si tratta di sviluppare la pellicola e vedere il risultato....

La giornata è terminata col lancio del mio Comanche in versione tristadio. Per via del vento non ho provato la massima configurazione ma ho preferito scegliere un D12 con un B6 ed un B6-6 per l'ultimo stadio.
Alla pressione del pulsante di lancio il modello è andato e la separazione tra gli stadi è stata perfetta. L'ultimo stadio è stato lanciato in alto totalmente fuori vista. Non escludo che abbia superato i 600 metri. Solo il fumo della carica di delay ha permesso di seguirlo fino all'apogeo. Dopo, il nastro russo metallizzato ha permesso di vederne la discesa grazie ai riflessi del sole. L'ultimo stadio è caduto due campi più in là, e la ricerca è stata lunga e faticosa. La cosa curiosa è che ho ritrovato il secondo stadio, per puro caso, a oltre cento metri di distanza dal luogo di lancio. Ilvento se lo era portato fin lì. Il primo stadio, quello caduto più vicino a noi, purtroppo non è stato ritrovato. Pazienza...vuol dire che lo ricostruirò per la terza volta!

Verso le 20.00 abbiamo fatto su la nostra roba e siamo andati a mangiarci una pizza tutti insieme. La giornata è stata molto positiva per tutti. Abbiamo parlato di progetti futuri e da qualcuno è uscita la parola "gara". Staremo a vedere....