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LANCI
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Roma
27 novembre 1999

report e foto di Marco d'Ambrosio

Data storica per i modellisti spaziali romani, con una nutrita serie di lanci da Cape Caffarel, posizionato nel parco della Caffarella, vicino la via Ardeatina nel quartiere di Tormarancia. Presenti Marco, Sfetano Innocenti, Riccardo con figlio ed amico del figlio. Dato che Riccardo è un fotografo professionista era stato gentilmente pregato (con la pistola in mano) di portare la sua telecamera superprofessionale, così oltre alle foto di rito abbiamo anche delle bellissime riprese video dell'evento.

Da vecchie volpi scafate abbiamo usato i ragazzi come addetti al recupero sfruttando come leva la promessa di far premere il magico tasto a quello che recuperava il modello per primo (la cosa ha funzionato perfettamente).

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Presenti sul campo 6 modelli e la nuovissima centralina computerizzata per il controllo accensione.

Primo lancio l'X-RAY Estes motore installato A3-4, lancio perfetto quota stimata circa 80 mt recupero regolare a circa 50 mt. Al suo interno un nanetto (Dotto, come si vedra' nelle foto) che non ha riportato danni ed e' stato festeggiato la sera da Gongolo e Pisolo, due puffi ed altra fauna pupazzesca presente su di uno scaffale.

Secondo lancio un MX-774 scratch con pinne piu' grandi del dovuto tratto da uno schema di Alway, motore B6-4, ottimo anche stavolta circa 80 mt recupero. Terzo lancio Phoenix Estes motore D12-4, decollo ottimo ma traiettoria troppo angolata, risultato poca quota, circa 100 mt, molta strada in linea retta e espulsione del paracadute a velocità troppo elevata con conseguente strappo delle corde. Fortunatamente ciò che è rimasto del paracadute ha funzionato da streamer ed è stato sufficiente a garantire un rientro quasi incolume, solo una pinna rotta riparata al volo con la ciano, meno male che essendo il primo lancio era stato montato solo un D e questo ha sicuramente contribuito ad evitare cose peggiori.

Quarto lancio il Big Bertha, motore B6-4 munito dello SfetoBaffle,. Tutto benissimo quota circa 100 mt recupero perfetto, lo SteftoBaffle ha fatto il suo dovere, funziona. Quinto lancio Fat Boy con ogiva modificata, motore C6-5, questo modello ci ha stupiti è volato molto alto, 150mt, con una traiettoria verticalissima ed è rientrato alla base vicinissimo, veramente un ottimo modello.

Sesto lancio Phyton motorizzato con il mostro sacro, si proprio lui un Aerotech RMS con carica E18-4. Con molta emozione poniamo il tutto sulla rampa di lancio, colleghiamo l'accenditore, controlli di rito, countdown, fire. Per un paio di lunghissimi secondi non succede nulla, poi uno sbuffetto di fumo un attimo ancora di indecisione e finalmente appare la fiamma e il modello parte velocissimo lasciandosi dietro una suggestiva scia di fumo.

Purtroppo anche stavolta l'angolo di lancio risulta eccessivo e il modello vola via velocissimo allontanandosi moltissimo da noi, quasi lo perdiamo di vista, nonostante tutto è andato molto alto circa 300 mt, pensate che la discesa col paracadute ha richiesto oltre un minuto.

Per ns. disgrazia oltre che andare molto alto è andato anche molto lontano e nonostante la lunga ricerca, sospesa al calare della notte, anche per le minacce di un villico, il Phyton risulta al momento disperso, ma si recupererà l'indomani.

Nota positiva è che rivedendo le riprese abbiamo potuto determinare con grande precisione, grazie a degli edifici sullo sfondo come riferimento, la direzione di caduta e stimare la distanza in circa 800 mt, quindi le speranze di recupero sono alte.

Rivisto il lancio del Phyton in videocassetta, veramente impressionante il rendimento dei motori Aerotech, si confermano la stima d'altezza raggiunta in circa 300 mt e la distanza di atterraggio in circa 800 mt, tra parentesi durante la lunga discesa (1' 12'' misurati tramite VCR) il modello si è avvicinato sensibilmente a noi quindi direi che al momento del deploy si trovava a circa 1000 mt, se fosse andato su in verticale sarebbe arrivato sicuramente a 400 mt se non di più.

(Cronaca del recupero: ...E non solo mi sono dovuto svegliare presto la domenica, ma ho passato una notte in semibianco, innervosito dal mancato ritrovamento. La brina ghiacciata della mattina mi vede giovane esploratore con bastone da passeggio. Mi scontro con tre cani pastore che cercano di assaggiarmi una mano protesa a carezze, ma capiscono che non sono troppo cattivo e mi accompagnano abbaiando con forza.

Incontro una vecchia con la quale scambio due battute cercando di guardarla, sorridendo, nei suoi occhi storti, convincendola che i miei figli si sono persi una cosa che doveva servire per una ricerca scolastica. Fortunatamente avevo la barba fatta da poco, ed ella, ignara, mi crede. Penso si sia trattata della madre di quel pecoraro bestemmiante che il giorno prima ci minacciò a male parole. Ancora non capisco come certa gente sia così inselvatichita da urlare gratuitamente contro tutto ciò che non comprendono e contro tutti quelli che cercano di rivolgersi a loro con gentilezza. Ho il permesso di visitare il pascolo. Oltrepasso un ex canale di scolo irto di ortiche giganti e rovi. Noto finalmente, poggiato su di un cespuglio di more, il paracadute violaceo e, sotto, il mio bel pitoncino. Il motore è ancora al suo posto, un filo del para si e' staccato.Ormai gli scarponcini nuovi non essendo impermeabili sono zuppi di acqua gelida. Imbusto il tutto e ritorno a farmi una doccia calda a casa. La prossima volta al massimo ci infilo un D).

Purtroppo dobbiamo ammettere che la colpa è stata nostra, abbiamo usato per tutti i lanci la rampetta ESTES con asta da 3 mm, grave errore dobbiamo cospargerci il capo con i residui della combustione.

La ripresa video al rallenty evidenzia benissimo come all'atto dell'accensione il modello si inclina subito sfruttando il gioco dei lug da 5 mm sull'asta da 3, sommiamo poi la flessibilità dell'astina ESTES (whipping effect) ed ecco che il modello parte troppo inclinato.

Per onor della cronaca avevamo con noi anche l'asta da 5mm, ma il solito Sfatto non aveva sistemato il problema dei lunch lug attoppati (sarebbe servita una 4mm) inoltre abbiamo scoperto che la rampetta ESTES ha dei problemi ad accettare le aste da 5mm (parafiamma incastrato in quella da 3). Risultato due lanci di modelli che richiedono aste da 5 con asta da 3, finchè si usano motori relativamente piccoli poco male in fin dei conti il miolancio sebbene troppo angolato non è stato completamente negativo, l'incoveniente del paracadute strappato può essere attribuito più alla scarsa robustezza dei para ESTES, tanto ora verrà rimpiazzato con uno di nylon che peserà pure qualcosina ma è 10 volte più resistente.

Nota positiva è stato il perfetto funzionamento della centralina che non ha sbagliato un colpo, fortunatemente non avevamo fatto in tempo a montare FRED su uno stampato di dimensioni ridotte per l'introduzione dentro il Phyton altrimenti c'era pure lui tra i dispersi.

Ripensando ora con calma agli eventi ritengo di vitale importanza concentrarsi sulla soluzione del problema recuperi,quindi paracadute direzionale e beacon per la ricerca, finchè si usano motori piccoli non vi sono molti rischi di smarrimento ma non appena si fa sul serio non si può scherzare, e noi abbiamo usato solo un E.

Per quanto riguarda lo SfottoBaffle, dall'esperimento sul Bertha, si nota che non avendolo incollato troppo, la carica di espulsione lo ha tramutato in pistone spostandolo in avanti, bloccato dal fermo elastico, comunque i vapori roventi non hanno provocato danni al para. Per il Python, invece non ha funzionato. nel senso che la potenza della carica di espulsione ha sparato via sia la paglietta che il baffle. Si tratta pero' di provare a mettere il baffle al momento del montaggio del MMT e non dopo la costruzione, come è stato fatto, con poca colla data la difficolta' di inserirlo in tubi lunghi. La prossima volta verrà provato con il D nella V2.

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