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LANCI
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Solaro (MI)
30 marzo 1999

report di Stefano Figini

Presenti: Alessandro Neckels con modello Estes Super Nova Payloader (motori D12), Stefano Figini con modelli Comanche-3 (tristadio) e Aerotech Arreaux (motori E-F-G)
Il lancio doveva essere effettuato la domenica precedente (28 marzo), ma a causa del maltempo è stato posticipato. Per fortuna entrambi abbiamo potuto liberarci dai rispettivi impegni di lavoro.

LUOGO DEL LANCIO
Il luogo del lancio è stato trovato da Alessandro a Solaro, vicino a Garbagnate Milanese. Si tratta di un campo molto ampio, libero da alberi, lontano da costruzioni e facilmente accessibile anche in macchina. In questa stagione è arato e non presenta nessun problema di praticabilità. Nelle vicinanze c'è un campo per aeromodelli, ma non ci sono stati problemi di convivenza.

Il tempo è stato molto buono, soleggiato e caldo per tutta la mattina, con una leggerissima brezza che ha rinforzato un po' appena dopo mezzogiorno.

PRIMA ESPERIENZA
Il primo lancio è stato effettuato con il Super Nova Payloader. La rampa - autocostruita da Alessandro - ha funzionato perfettamente così come il controllore di lancio della Quest, che con una batteria alcalina da 9 volt permette di accendere gli accenditori Estes senza problemi ne' complicazioni.
3..2..1..start! Il motore D12-5 si è acceso in una nuvola di fumo ed ha facilmente sollevato i 200 grammi di peso del modello.
Il primo volo del Super Nova è stato perfetto, con una quota raggiunta di circa 150-200 metri (stima al simulatore). Per Alessandro si è trattato della primissima esperienza, pienamente soddisfacente..

PICCOLO INCIDENTE
Poi è stata la volta del sottoscritto con il Comanche-3. Non sono mai riuscito a lanciarlo in versione completa a tre stadi, sia per mancanza di spazi ampi che per mancanza di tempo. Questa era la volta buona, ma una delle prove che volevo fare era un lancio in versione bistadio usando il primo stadio (con motore D12-0) ed il terzo stadio (con motore B6-6 o C6-7). Pertanto, ho caricato il modello con questa configurazione. Il lancio è stato perfetto, e sembrava che anche la separazione degli stadi fosse perfetta. L'altezza raggiunta è stata notevole (400 metri almeno) ma al rientro ho notato subito qualcosa di sbagliato: il modello aveva un oggetto rosso appeso sotto il terzo stadio. Arrivato sul luogo del touch-down ho scoperto che si trattava di una pinna del primo stadio e ho capito il motivo: il primo stadio non si era separato e il getto di gas del motore superiore aveva letteralmente disintegrato il primo stadio, del quale restava un moncone bruciacchiato e le tre pinne separate dal resto, anch'esse bruciacchiate. Poco male, perchè il tutto è assolutamente ricostruibile ed io ho l'abitudine di ricopiarmi la forma delle pinne di ogni kit su un foglio, prima di montarle, in modo da poterle rifare in questi casi...sfortunati.

WEATHERCOCKING
A questo lancio è seguito il secondo lancio del Super Nova di Alessandro, che questa volta lo ha preparato completamente da solo. Anche questo lancio è stato perfetto. Il vento, che nel frattempo era aumentato un po', ha influito sulla traiettoria del modello che si è inclinata nella direzione del vento (fenomeno detto "weathercocking"). In questi casi, l'unica cosa negativa è che la quota raggiunta è un po' minore. In compenso, siccome il modello si dirige verso il vento, durante la discesa col paracadute il vento lo riporta verso il punto di lancio e di solito atterra piuttosto vicino. Infatti tutti i lanci di questa giornata hanno avuto recuperi facilissimi ed estremamente vicini alle rampe.

AEROTECH POWER
Visto che il Comanche-3 aveva subito qualche danno ho rinunciato ad altri lanci con questo modello ed ho preparato l'Arreaux. Questo modello è alto circa un metro e pesa, a vuoto, 350 grammi. La sua realizzazione è decisamente diversa rispetto ai modelli Estes perchè deve sopportare la potenza dei motori Aerotech E, F e G, e le alte velocità conseguenti.

Il primo lancio è stato fatto con un motore ricaricabile RMS 24/40 da 24mm con una ricarica E28-7. Per l'accensione sono necessari 12 volt ma il mio sistema di lancio autocostruito non ne ha voluto sapere di funzionare. Lo avevo ricontrollato a casa più volte e ho anche rifatto le saldature, e funzionava benissimo. Arrivati sul campo, invece, si è rifiutato di fare il suo dovere. Ho dovuto inventarmi un accrocchio per alimentare con la batteria a 12 volt il classico Electron Beam della Estes. Solo dopo, a casa, ho scoperto che il problema era solo perchè avevo collegato i cavi alle prese sbagliate.

Un altro problema prima del lancio è stato un accenditore che non aveva continuità, ma è stato risolto sostituendolo con un altro. Finalmente tutto era pronto: l'accenditore controllato e funzionante, il motore carico, il modello sulla rampa, la chiave di sicurezza inserita e la spia di continuità accesa. 3...2...1...start! Il modello è letteralmente schizzato via. Il simulatore dava 290 metri di quota e direi che è stata sicuramente raggiunta.

Il recupero è stato perfetto, a una ventina di metri dal punto di lancio.

PARACADUTE BIRICHINO
Poi è stata la volta del terzo lancio del Super Nova di Alessandro. Ancora una volta il lancio è stato perfetto, ma questa volta il paracadute non si è aperto, pur essendo stato espulso. Il motivo probabilmente è stato un foglio di wadding incastrato nel paracadute. Nonostante tutto, il modello non ha subito particolari danni: solo una pinna scollata e facilmente riparabile (le pinne del Super Nova sono in plastica). Alessandro è corso a recuperarlo mentre una lepre spaventata si è attraversata tutto il campo saltellando.

29 MILLIMETRI
Nel frattempo io stavo preparando un altro motore per l'Arreaux, questa volta un RMS 29/40-120 da 29mm con ricarica F52-8. Questo motore è un F pieno, ovvero ha tutti gli 80 Newton/secondo che sono il limite massimo della classificazione F. La simulazione mi dava 620 metri di quota con un peso al decollo di oltre 450 grammi. Prima di inserire l'accenditore ho controllato che funzionasse e poi ho inserito il motore nel modello (aiutato da Alessandro, visto che la clip di tenuta del motore nei modelli Aerotech è talmente robusta che ci vogliono due persone ed una pinza!)

Dopo pochi istanti dalla pressione del pulsante di lancio, il modello è schizzato verso l'alto. Due secondi dopo l'accensione il motore ha esaurito il combustibile ed è iniziata la fase di crociera, durata 8 secondi. Se non sono stati raggiunti i 620 metri previsti, ci siamo andati molto vicini. Il modello era un puntino nel cielo, visibile con chiarezza solo all'apertura del paracadute che lo ha riportato dolcemente verso terra ad una cinquantina di metri dal punto di lancio.

LE RIPRESE VIDEO
Alessandro era munito di telecamera ed ha ripreso tutti i lanci. È sempre difficile seguire il modello dopo il lancio perchè nel mirino della camera diventa invisibile, ma sicuramente alcune immagini sono suggestive. È stata una gran bella giornata di lanci, pienamente soddisfacente per entrambi, che è servita ad aumentare le rispettive esperienze e soprattutto a divertirci, lontani dal lavoro una volta tanto!